穆塞蒂,托斯卡納網球的瑰寶:“我的目標是進入前 50 名,並在戴維斯盃上再創佳績”
來自卡拉拉的網球運動員:«我感覺比目前的排名要強。我的夢想?贏得大滿貫或成為世界第一”
夢想的時刻即將到來。Lorenzo Musetti 更願意將其推遲到尚未確定的明天。年僅 20 歲,整個職業生涯都在前方,這是一個合法的延期,尤其是在服從於目前的優先事項的情況下。進球是本賽季第二部分的關鍵詞“我可以從中收穫很多”。他知道他說這話一點也不誇張,從現在到 11 月,他幾乎沒有什麼可以捍衛的。“我要贏得更多的比賽,提高最好的排名,這相當於進入前50”,這說明了卡拉拉的天賦,兩個月前世界排名第51,今天變成了67,前幾天的主角在 Forte dei Marmi 的意大利網球俱樂部舉辦的慈善活動,支持 Andrea Bocelli 基金會(所得款項將用於在馬切拉塔省的 San Ginesio 建造一所新學校,
穆塞蒂,你覺得真的是時候拿走2022年沒有為你保留的一切了嗎?
“我有信心。意圖很明確:在排名中盡可能多地爬升以獲得收益。例如,在接下來的大滿貫賽事中被播種»。
與此同時,在女王的傷病退役並在溫布爾登的第一輪被淘汰後,他回到了“他的”土地。
«在溫布爾登,我在第一輪就出局了,但我在平局中沒有運氣(在弗里茨面前,世界排名第 13,編)。現在我們重新開始在巴斯塔德、漢堡和烏馬戈舉行的三場紅色錦標賽),然後我們將考慮在硬地球場上進行的美國客場比賽。對我來說這將是第二次。而且由於去年沒有像我希望的那樣去,我想好好準備»。
最重要的是,什麼是好兆頭?
«在某些情況下,我感覺自己比目前的排名更強大。我知道我可以得到好的結果»。
相信受傷和身體上的麻煩最終會讓她得到喘息的機會。
“今年我運氣不好。希望一切都結束了,我已經付出了足夠多(笑)。它們是旅程的各個階段,它們相互接受並繼續前進。重要的是,每次我在精神層面上迅速恢復»。
你的夢想是什麼?
«贏得大滿貫或成為世界第一。但現在談論它還為時過早»。
他被認為是潛在的冠軍。你覺得有一天會嗎?
“沒有人有魔法球來看看它會去哪裡。相反,我相信工作,不急於求成。如果發生這種情況,那就更好了。我不確定是否會成功。我知道以我的潛力我可以做到,但有許多因素可能阻礙我。我希望它會發生,這就是我每天努力工作的原因。這樣,可能性就會增加,但沒有人是 100% 確定的 »。
你準備好把你的貢獻也回饋給戴維斯了嗎?
«我真的很希望被召喚。這是最好的比賽之一——當你為你的國家效力時,你全心全意投入其中。第三節以 6-4 擊敗 Gombos(這讓意大利在 3 月以 3-2 擊敗斯洛伐克並進入 9 月的決賽,編)是我職業生涯中最激動人心的時刻»。
他連續第二年在 Forte dei Marmi 將自己的才華用於團結。
«我們網球運動員被要求以身作則。對於孩子們來說,我們是靈感的源泉,因此我們必須始終以正確的方式行事並保持謙虛。我的父母和我的教練西蒙娜·塔塔里尼(Simone Tartarini)把它放在我的腦海裡。我沒有忘記它。而且我希望永遠不要這樣做。”
L’INTERVISTA
Musetti, il gioiello del tennis toscano: «Punto alla top 50 e a un’altra impresa in Coppa Davis»
Il tennista di Carrara: «Mi sento più forte del mio attuale ranking. Il mio sogno? Vincere uno slam o essere n°1 al mondo»
Il tempo dei sogni arriverà. Lorenzo Musetti preferisce rimandarlo ad un domani non ancora definito. A vent’anni appena e con tutta una carriera davanti è una proroga legittima da concedersi, specie se subordinata alle priorità per il presente. Obiettivi è la parola chiave per una seconda parte di stagione «da cui posso prendere tanto». Sa di non esagerare nell’affermarlo, avendo pochi punti da difendere da qui a novembre. «Voglio vincere più partite e migliorare il best ranking, che equivale ad entrare in top-50», mette in chiaro il talento di Carrara, due mesi fa numero 51 del mondo, oggi invece 67, protagonista alcuni giorni fa di un evento benefico al circolo Tennis Italia di Forte dei Marmi in favore della Andrea Bocelli Foundation (il ricavato servirà per la costruzione di una nuova scuola a San Ginesio, in provincia di Macerata, una delle zone maggiormente colpite dal terremoto del 2016).
Musetti, sente che è davvero giunto il momento di prendersi tutto ciò che il 2022 non le ha riservato?
«Io sono fiducioso. L’intento è chiaro: scalare quante più posizioni possibili in classifica per avere dei benefici. Ad esempio, essere testa di serie nei prossimi tornei del Grande Slam».
Intanto, dopo il ritiro per infortunio al Queen’s e l’eliminazione al primo turno a Wimbledon, torna sulla «sua» terra.
«A Wimbledon sono uscito al primo turno ma non ho avuto fortuna nel sorteggio (di fronte aveva Fritz, numero 13 del mondo, ndr). Adesso si riparte con tre tornei sul rosso a Bastad, Amburgo e Umago), poi penseremo alla trasferta americana sul cemento. Sarà la seconda volta per me. E visto che l’anno scorso non è andata come avrei voluto, ci tengo a prepararmi bene».
Cos’è che la lascia ben sperare, più di tutto?
«In determinate occasioni mi sono sentito più forte del mio attuale ranking. So che posso ottenere buoni risultati».
Confidando che infortuni e guai fisici le concedano finalmente tregua.
«Quest’anno ho avuto sfortuna. Speriamo sia finita, ho già dato abbastanza (ride,ndr). Sono fasi di un percorso, si accettano e si va avanti. Ciò che conta è essermi ogni volta ripreso rapidamente a livello mentale».
Qual è il suo sogno?
«Vincere uno Slam o diventare numero 1 del mondo. Ma per parlarne è ancora presto».
È considerato un potenziale campione. Pensa che lo diventerà, un giorno?
«Nessuno ha la sfera magica per vedere dove arriverà. Credo, piuttosto, nel lavoro e nel non bruciare le tappe. Se accadrà, tanto meglio. Io non ho la certezza di riuscirci. So che col mio potenziale posso farcela, ci sono però molti fattori che rischiano di impedirmelo. Io spero che accada, ecco perché mi impegno al massimo ogni giorno. In questo modo le possibilità aumentano, ma nessuno è sicuro al 100%».
È pronto per ridare il suo contributo anche in Davis?
«Spero tanto di essere convocato. È una delle competizioni più belle: quando giochi per la tua nazione, ci metti il cuore. La vittoria su Gombos per 6-4 al terzo (che a marzo ha permesso all’Italia di battere 3-2 la Slovacchia e accedere alle Finals di settembre, ndr) è stata la più emozionante della mia carriera».
Per il secondo anno di fila a Forte dei Marmi ha messo il suo talento a servizio della solidarietà.
«Noi tennisti siamo chiamati a dare l’esempio. Per i bambini siamo una fonte d’ispirazione, per questo dobbiamo comportarci nel modo giusto ed essere umili, sempre. I miei genitori ed il mio coach Simone Tartarini me lo hanno inculcato bene in testa. Io non l’ho disimparato. E spero di non farlo mai».
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