g神渣翻
穆塞蒂和佛羅倫薩ATP的焦慮症:“我無法控制它”
Lorenzo Musetti 輸給了因焦慮症發作的 Auger-Aliassime。症狀:橫膈膜關閉,肺部空氣很少,有噁心感,但沒有胃痛。“它面臨壓力,它已經發生了”
當洛倫佐·穆塞蒂(Lorenzo Musetti)在萬尼宮(Palazzo Wanny)內仰臥在地上時,在佛羅倫薩對陣奧格-阿利亞西姆(Auger-Aliassime)的ATP半決賽中,很自然地問出了什麼問題。失利後,但並沒有阻止穆塞蒂在第 24 位達到他的最佳排名,洛倫佐直接想到了不久前發生在他身上的事情。“某種焦慮發作,當我承受壓力時,我無法控制。我並沒有出於對公眾的尊重而退休»。
穆塞蒂只有 20 歲,儘管在成熟和情緒管理方面他總是表現得更多:然而,有時,就像佛羅倫薩的周六晚上,當你無法控制的事情發生時。幾次交流後,問題的第一個症狀:橫膈膜關閉,肺部空氣很少,有噁心感,但沒有胃痛。翻譯:不可能競爭,不可能贏。在他年輕的職業生涯中,穆塞蒂已經經歷了艱難的時期,憑藉自己的實力挺身而出,而且在一位跟隨他的心理學家的幫助下,他發現自己在洛倫佐上賽季半程後已經無能為力了在球場上的, 被壓力窒息,與前女友的戀情結束,這無助於讓事情變得更好。«當我還是一名大三學生時,它經常發生在我身上——又是穆塞蒂——。自從去年在米蘭與貝茲的比賽后,我就再也沒有發生過這種情況。不幸的是,當它需要我時,它只會在一段時間後過去。現在我想去那不勒斯,帶上這週的積極情緒»。
穆塞蒂的案例以及比賽期間的恐慌和焦慮發作對於網球和一般體育運動來說都不是什麼新鮮事。名單很長:從克耶高斯到大阪直美,從西蒙娜·哈勒普到最聳人聽聞的案例,瑪迪·菲什(Mardy Fish),這也成為紀錄片“不為人知”的主題,講述了美國人的心理健康問題,從來自職業生涯最轟動的一幕,美網第四輪對陣費德勒的失利, 由於一場危機擋住了他的頭和腿,比賽被跳過。費甚的坦白,具有打破禁忌的效果,運動員的表現焦慮,特別是網球運動員,與團隊運動不同的是,除了遠處的凝視之外,他們各自的球隊 - 不得不獨自戰鬥。穆塞蒂在輸給奧格-阿利亞西姆之後並沒有隱瞞,而是公開談論了他已經存在了一段時間的問題。這也是成熟的標誌。
Lorenzo Musetti 輸給了因焦慮症發作的 Auger-Aliassime。症狀:橫膈膜關閉,肺部空氣很少,有噁心感,但沒有胃痛。“它面臨壓力,它已經發生了”
當洛倫佐·穆塞蒂(Lorenzo Musetti)在萬尼宮(Palazzo Wanny)內仰臥在地上時,在佛羅倫薩對陣奧格-阿利亞西姆(Auger-Aliassime)的ATP半決賽中,很自然地問出了什麼問題。失利後,但並沒有阻止穆塞蒂在第 24 位達到他的最佳排名,洛倫佐直接想到了不久前發生在他身上的事情。“某種焦慮發作,當我承受壓力時,我無法控制。我並沒有出於對公眾的尊重而退休»。
穆塞蒂只有 20 歲,儘管在成熟和情緒管理方面他總是表現得更多:然而,有時,就像佛羅倫薩的周六晚上,當你無法控制的事情發生時。幾次交流後,問題的第一個症狀:橫膈膜關閉,肺部空氣很少,有噁心感,但沒有胃痛。翻譯:不可能競爭,不可能贏。在他年輕的職業生涯中,穆塞蒂已經經歷了艱難的時期,憑藉自己的實力挺身而出,而且在一位跟隨他的心理學家的幫助下,他發現自己在洛倫佐上賽季半程後已經無能為力了在球場上的, 被壓力窒息,與前女友的戀情結束,這無助於讓事情變得更好。«當我還是一名大三學生時,它經常發生在我身上——又是穆塞蒂——。自從去年在米蘭與貝茲的比賽后,我就再也沒有發生過這種情況。不幸的是,當它需要我時,它只會在一段時間後過去。現在我想去那不勒斯,帶上這週的積極情緒»。
穆塞蒂的案例以及比賽期間的恐慌和焦慮發作對於網球和一般體育運動來說都不是什麼新鮮事。名單很長:從克耶高斯到大阪直美,從西蒙娜·哈勒普到最聳人聽聞的案例,瑪迪·菲什(Mardy Fish),這也成為紀錄片“不為人知”的主題,講述了美國人的心理健康問題,從來自職業生涯最轟動的一幕,美網第四輪對陣費德勒的失利, 由於一場危機擋住了他的頭和腿,比賽被跳過。費甚的坦白,具有打破禁忌的效果,運動員的表現焦慮,特別是網球運動員,與團隊運動不同的是,除了遠處的凝視之外,他們各自的球隊 - 不得不獨自戰鬥。穆塞蒂在輸給奧格-阿利亞西姆之後並沒有隱瞞,而是公開談論了他已經存在了一段時間的問題。這也是成熟的標誌。
Musetti e l’attacco d’ansia all’Atp di Firenze: «Non riesco a controllarlo»
Lorenzo Musetti ha perso contro Auger-Aliassime colpito da un attacco di ansia. I sintomi: la chiusura del diaframma, poca aria nei polmoni, un senso di nausea senza avere mal di stomaco. «Mi capita sotto pressione, era già successo»
Quando Lorenzo Musetti si è sdraiato a terra, supino, dentro Palazzo Wanny, durante la semifinale dell’Atp di Firenze contro Auger-Aliassime, è venuto naturale chiedersi quale fosse il problema. Dopo la sconfitta, che non ha comunque impedito a Musetti di raggiungere il suo miglior ranking al numero 24, ci ha pensato direttamente Lorenzo a raccontare quello che gli era accaduto poco prima. «Una specie di attacco d’ansia, una cosa che non riesco a controllare quando sono sotto pressione. Non mi sono ritirato per rispetto del pubblico».Ha solo 20 anni, Musetti, anche se in campo per maturità e gestione delle emozioni ne ha sempre dimostrati di più: capita, però, che ci siano momenti, come sabato sera a Firenze, in cui succeda qualcosa che non si controlla. Dopo pochi scambi, i primi sintomi del problema: la chiusura del diaframma, poca aria nei polmoni, un senso di nausea senza avere mal di stomaco. Tradotto: impossibile competere, impossibile vincere. Di periodi difficili, nella sua giovane carriera, Musetti ne ha già affrontati, uscendone con le sue forze, ma anche con l’aiuto di uno psicologo che lo ha seguito con un lungo percorso a ritrovare se stesso dopo che a metà della scorsa stagione a Lorenzo non riusciva più nulla in campo, soffocato dalla pressione e con la fine della storia con la sua ex fidanzata che non contribuì a migliorare le cose. «Mi succedeva spesso quando ero juniores — ancora Musetti —. Non mi accadeva dalla partita contro Baez a Milano dello scorso anno. Purtroppo quando mi prende, mi passa solo dopo un po’ di tempo. Adesso voglio andare a Napoli e portarmi dietro le positività di questa settimana».
Musetti e l’attacco d’ansia all’Atp di Firenze: «Non riesco a controllarlo»
Lorenzo Musetti ha perso contro Auger-Aliassime colpito da un attacco di ansia. I sintomi: la chiusura del diaframma, poca aria nei polmoni, un senso di nausea senza avere mal di stomaco. «Mi capita sotto pressione, era già successo»
Quando Lorenzo Musetti si è sdraiato a terra, supino, dentro Palazzo Wanny, durante la semifinale dell’Atp di Firenze contro Auger-Aliassime, è venuto naturale chiedersi quale fosse il problema. Dopo la sconfitta, che non ha comunque impedito a Musetti di raggiungere il suo miglior ranking al numero 24, ci ha pensato direttamente Lorenzo a raccontare quello che gli era accaduto poco prima. «Una specie di attacco d’ansia, una cosa che non riesco a controllare quando sono sotto pressione. Non mi sono ritirato per rispetto del pubblico».
Ha solo 20 anni, Musetti, anche se in campo per maturità e gestione delle emozioni ne ha sempre dimostrati di più: capita, però, che ci siano momenti, come sabato sera a Firenze, in cui succeda qualcosa che non si controlla. Dopo pochi scambi, i primi sintomi del problema: la chiusura del diaframma, poca aria nei polmoni, un senso di nausea senza avere mal di stomaco. Tradotto: impossibile competere, impossibile vincere. Di periodi difficili, nella sua giovane carriera, Musetti ne ha già affrontati, uscendone con le sue forze, ma anche con l’aiuto di uno psicologo che lo ha seguito con un lungo percorso a ritrovare se stesso dopo che a metà della scorsa stagione a Lorenzo non riusciva più nulla in campo, soffocato dalla pressione e con la fine della storia con la sua ex fidanzata che non contribuì a migliorare le cose. «Mi succedeva spesso quando ero juniores — ancora Musetti —. Non mi accadeva dalla partita contro Baez a Milano dello scorso anno. Purtroppo quando mi prende, mi passa solo dopo un po’ di tempo. Adesso voglio andare a Napoli e portarmi dietro le positività di questa settimana».
Il caso di Musetti e degli attacchi di panico e ansia durante i match non è una novità per il tennis, e per lo sport in generale. L’elenco è lungo: da Kyrgios a Naomi Osaka, da Simona Halep fino al caso più clamoroso, quello di Mardy Fish, diventato oggetto anche di un docu-film, «Untold», che racconta i problemi di salute mentale dell’americano partendo dall’episodio più eclatante della sua carriera, il forfait nel match di quarto turno allo US Open contro Federer, partita saltata a causa di una crisi che gli bloccò testa e gambe. Una confessione, quella di Fish, che ebbe l’effetto di abbattere un tabù, quello dell’ansia da prestazione negli sportivi e, in particolare, dei tennisti, che a differenza degli sport di squadra si trovano — fatta eccezione per gli sguardi a distanza con i rispettivi team — a dover lottare da soli. Musetti, dopo la sconfitta contro Auger-Aliassime, non si è nascosto, parlando apertamente di un problema che in lui esiste da tempo. Un segno di maturità anche questo.