在即將結束的 2016 年,洛倫佐·穆塞蒂 ( Lorenzo Musetti ) 是意大利網球運動員中官方賽事獲勝率最高的球員之一。也許這個名字對很多人來說意義不大,然而,對於那些關注青少年網球的人和我們的忠實讀者來說,發現穆塞蒂在 2016 年在 18 歲以下和 31 場胜利之間取得了 8 勝 3 負的平衡,這當然不足為奇。在 14 歲以下和 16 歲以下的水平上只有 3 場失利。除此之外,還必須加上國家隊在冬季杯(6勝0負)和夏季杯(雙打5勝1負)中的勝利。然後還有14 歲以下個人歐洲錦標賽的決賽以及他的俱樂部球隊的成功,熱那亞公園網球俱樂部。
洛倫佐最近贏得了他 18 歲以下的第一場比賽,即使像弗朗西斯科一樣,洛倫佐的父親立即說,“這只是 5 級,是 ITF 級別的最低水平,我們不能為了這場胜利自欺欺人”,現在他大約參加將於 10 月 7 日至 9 日在雷焦卡拉布里亞的 CT Rocco Polimeni 舉行的 14 歲以下青年大師賽,在那裡他將從失敗者開始,在比賽中獲得第 2 名,但第 1 名是捷克 Dalibor Svrcina已決定不參加。
我們見到了父親弗朗西斯科,他總是盡可能地跟隨洛倫佐,了解當我們意識到他的兒子在未來幾年真的可以成為一名偉大的網球運動員時,一個家庭的生活會如何改變。Francesco 指出,無論孩子能否成為專業人士,整個家庭的生活都會發生變化,因為“一個決定認真訓練兒子的家庭必鬚麵對如此多的犧牲,無論是經濟上還是時間上,例如旅行。我們住在托斯卡納的卡拉拉,每天我們都會去利古里亞的拉斯佩齊亞省接受洛倫佐的訓練,然後去聖貝內代托青少年網球。像烏鴉飛一樣,距離並不多,大約四十公里,但沒有方便的公共交通,所以每天去和回來都是一個小時。然後當然還有我們試圖陪伴他參加的比賽,幫助他學習,生活改變等等,因為一切都取決於網球運動員,這適用於未來的冠軍,但對於一個只是為了好玩而玩耍的男孩來說也是如此。”
對他的兒子有很多期望,有人已經在談論未來的頂級球員,弗朗西斯科剎車,同時對他聽到對洛倫佐的讚美毫不掩飾他所有的自豪:“B到了這個年紀,總要謹慎一點,可能是三四連敗,才能帶走這些傢伙的士氣和動力,那身體還是要完全成型的,但我肯定見過這一年進步很多,不屬於我的技術功勞我就不進了,但是,作為一個單純的網球迷,我已經清楚的看到,如果直到去年他還是小時候打球,現在他打球是成年了,他的基本筆法都很完整,通常他的精神也很紮實,最重要的是我看到他非常投入,對自己所做的事情堅信不疑,這一切讓我感到自豪。”
確切地說,從青春期到成年的過渡對我們所有的孩子來說都是一個非常重要的過程,對於一個試圖將游戲變成工作的運動員來說更是如此。Francesco 注意到了這一點,但聯邦醫生也注意到了這一點,正如 Francesco 告訴我們的那樣:“ L上週我們去了羅馬的 Acqua Acetosa 進行了一系列的身體測試,Fit 讓 Lorenzo 和其他同齡的男孩做,拜訪他的醫生和教練告訴我,他們發現他壓力很大,但符合最好的情況年齡階層。打多場比賽並始終保持高度集中的精神並不容易,隨著您的升級,每場比賽都有其陷阱,即使幾分鐘也不能放棄,否則失敗指日可待。”有人記得弗朗西斯科在觀看洛倫佐的比賽時非常激動,但他否認或至少試圖說服我們,隨著時間的推移,他作為兒子的父親粉絲的態度已經改變:“我或者我當然是我兒子的第一個粉絲,我對他的每一場比賽都過得很充實,但我向你保證,現在我已經改變了,我是一個完美的盎格魯-撒克遜風格的粉絲。洛倫扎年輕的時候吃了不少苦頭,可能是因為對這項精彩的運動了解的少,雖然每週打幾次網球,但對它的理念也不是很了解,現在接觸了很多優秀的教練和球員我終於明白網球精神需要秩序、沉默、專注,我們每一個不合時宜的小態度只會損害洛倫佐的比賽。所以我繼續在場邊受苦,但以一種更加沉穩的方式,沒有任何外在表現。Lorenzo 非常感謝我的改變,他是第一個希望每個人都尊重適合這項運動的態度的人;認為一旦我妻子在第一次和第二次服務之間滑倒 - 去洛倫佐 - 他用眼睛打了她"
即使在洛倫佐的這段時間裡一切似乎都很順利,但困難總是在拐角處,正如弗朗西斯科·穆塞蒂總是告訴我們的那樣:“就在今天,他的老師西蒙娜·塔塔里尼(Simone Tartarini )有點誤會,洛倫佐(Lorenzo)拿起球拍並發射了球拍,對於他總是冷靜和擺出姿態的他來說,絕對是前所未有的事實,時不時會有片刻的緊張,我想這是無法避免的,但是洛倫佐對他的老師西蒙娜真的很滿意,我認為他去年能取得的所有進步都歸功於他”。
洛倫佐·穆塞蒂在國家隊的表現也非常出色:他與洛倫佐·羅托利和福斯托·塔巴克一起為一系列非凡的勝利做出了貢獻,兩年來,他帶領意大利隊先是 12 歲以下,然後是 14 歲以下的國家隊贏得了所有這些勝利。要在歐洲級別贏得冠軍,最近獲得的獎杯是冬季杯和夏季杯。
弗朗西斯科也為此感到自豪:“網球是一項個人運動,基本上每個人都是單打獨鬥,所以我相信時不時參加團體比賽,激發他們的團隊意識,與他人同甘共苦的感覺是非常重要的,這是任何運動的基本方面。團隊比賽完成了這項運動。就個人而言,我很高興洛倫佐在國家隊錦標賽中為網球俱樂部公園,特別是為國家隊效力,因為我相信代表他的國家是一種榮譽和自豪,在各個層面都必須絕對尊重。然後Lorenzo總是很心甘情願地參加這些團隊旅行,他和每個人,技術人員和隊友都相處得很好,即使有大學拉力賽,他也總是很開心,”。
然而,不可否認的是,當你開始贏得很多勝利時,你的同情心會有所降低,同事和專業人士之間開始出現一些嫉妒,弗朗西斯科和他的家人很清楚這一點:“塔塔里尼大師曾警告我們,隨著第一次重要的勝利也會引起爭議和嫉妒,甚至有人在第一次失敗時感到滿意,這一切都按時發生了。在 G4 的馬里博爾,當洛倫佐失去了另一個人時,他很高興,也很沮喪,他也必須習慣這些失望,無論是運動的還是個人的,我認為它們是網球世界的一部分,也許是整個運動的一部分,即使洛倫佐真的想成為每個人的朋友”。
如果我們問洛倫佐必須在哪里長大,他的父親不想回答,因為“這取決於技術人員來回答這個問題”,但隨後他放手了,據他說“他必須在運動方面有所提高,在在管理比賽的意義上,腿部活動度和頭部。捷克 Svrcina在他們這個年齡技術上是最好的,不值得洛倫佐,但他在管理比賽的重要點方面比洛倫佐更好,在我看來,他的腿有更大的靈活性,儘管有體格更苗條。他設法先拿到球,所以我認為洛倫佐必須在這些方面努力,但我們走在正確的道路上。”
最後,我們通過試圖揭示他的夢想、洛倫佐及其家人的夢想來結束對弗朗切斯科·穆塞蒂的採訪。”洛倫佐從小就說過,他希望網球成為他的工作,他的職業,我們分享這個希望,他每天都用承諾和奉獻精神來培養這個希望。那麼他還太年輕,不能公佈任何排名或其他任何事情,成為一名網球職業選手已經是一項艱鉅的任務了。”
原文:
Francesco Musetti: “L’orgoglio di essere padre di un piccolo talento”
Lorenzo Musetti è tra i tennisti italiani con la migliore percentuale di vittorie in tornei ufficiali in questo 2016 che sta per concludersi. A molti magari questo nome dirà poco, però, per chi segue il tennis giovanile e per gli affezionati nostri lettori certamente non è una sorpresa scoprire che Musetti ha un bilancio nel 2016 di 8 vittorie e 3 sconfitte tra gli under 18 e 31 vittorie con sole 3 sconfitte a livello di under 14 e under 16. A questo si devono aggiungere le vittorie nella Winter Cup (6 vittorie, 0 sconfitte) e nella Summer Cup (5 vittorie e 1 sconfitta in doppio) con la maglia della nazionale. Poi c’è stata anche la finale ai campionati europei individuali under 14 e i successi con la sua squadra di club, il Park Tennis Club Genova.
Recentemente Lorenzo ha vinto il suo primo torneo under 18, anche se come dice subito Francesco, papà di Lorenzo, “era solo un grado 5, il minimo a livello di ITF, non bisogna illudersi per questo vittoria” e ora sta per partecipare al Junior Master Under 14 che si svolgerà dal 7 al 9 ottobre al CT Rocco Polimeni di Reggio Calabria, dove partirà con i favori del pronostico, essendosi qualificato come numero 2 nella race, ma il numero uno, il ceco Dalibor Svrcina ha deciso di non partecipare.
Incontriamo papà Francesco, che da sempre segue Lorenzo ogni volta che può, per capire come possa cambiare la vita di una famiglia quando ci si sta rendendo conto che il figlio potrebbe davvero diventare un grande protagonista del tennis dei prossimi anni. Francesco ci fa notare che la vita cambia a tutta la famiglia indipendentemente dal fatto che il figlio possa diventare o meno un professionista, perché “i sacrifici che deve affrontare una famiglia che decide di far allenare seriamente il figlio sono davvero tanti, sia a livello economico, che di tempo da dedicare ad esempio agli spostamenti. Noi abitiamo a Carrara, in Toscana e ogni giorno ci spostiamo per gli allenamenti di Lorenzo in provincia di La Spezia, in Liguria, al Junior Tennis San Benedetto. In linea d’aria la distanza non è molta, sono una quarantina di chilometri, ma non ci sono mezzi pubblici comodi, quindi è sempre un’oretta ad andare e altrettanto a tornare tutti i giorni. Poi ovviamente ci sono i tornei in cui cerchiamo di accompagnarlo, c’è da aiutarlo nello studio, la vita cambia e parecchio, perché tutto ruota in funzione del tennista e questo vale sia nel caso di un futuro campione, ma anche nel caso di un ragazzo che gioca solo per divertirsi.”
Le aspettative sul figlio sono tante, qualcuno sta già parlando di futuro top player, Francesco frena, pur non nascondendo tutto il suo orgoglio per i complimenti che sente rivolgere a Lorenzo: “Bisogna sempre essere cauti a questa età, basta poco, magari una serie di tre-quattro sconfitte consecutive per togliere morale e motivazione a questi ragazzi, poi il fisico deve ancora formarsi completamente, sicuramente però ho visto tanti miglioramenti in questo anno, non entro nel merito tecnico che non mi compete, però, da semplice appassionato di tennis, ho visto chiaramente che, se fino allo scorso anno, giocava da ragazzo, ora gioca come un adulto, è completo in tutti i colpi fondamentali, di solito è anche abbastanza solido mentalmente e soprattutto vedo che si impegna tantissimo e crede fermamente in quello che sta facendo, tutto questo mi riempie di orgoglio.”
Proprio il passaggio dall’adolescenza all’età più adulta è un passaggio importantissimo in tutti i nostri ragazzi, ancora di più in uno sportivo, che prova a trasformare un gioco in un lavoro; lo ha notato Francesco, ma lo hanno notato anche i medici federali, come ci racconta Francesco: “La scorsa settimana siamo stati all’Acqua Acetosa a Roma per una serie di test fisici che la Fit ha fatto fare a Lorenzo e ad altri ragazzi della sua età e i medici e i preparatori che lo hanno visitato mi hanno detto di averlo trovato piuttosto stressato, ma in linea con i più bravi di questa fascia di età. Non è facile mentalmente giocare tante partite e tenere sempre alta la concentrazione, man mano che si sale di livello ogni partita ha le sue insidie e non bisogna mai mollare nemmeno per pochi minuti, altrimenti la sconfitta è dietro l’angolo.”Qualcuno ricorda un Francesco molto molto agitato mentre guarda le partite di Lorenzo, ma lui smentisce o almeno prova a convincerci che col tempo sia cambiato il suo atteggiamento di padre-tifoso del figlio: “Io naturalmente sono il primo tifoso di mio figlio, vivo intensamente ogni sua partita, ma vi assicuro che adesso sono cambiato e sono un perfetto tifoso stile anglosassone. Quando era più piccolo Lorenza soffrivo parecchio, ma forse perché conoscevo meno questo splendido sport, anche se giocavo a tennis più volte la settimana non ne avevo compreso bene la filosofia, adesso che sono a contatto con tanti bravi allenatori e giocatori ho finalmente capito che lo spirito del tennis richiede ordine, silenzio, concentrazione e ogni minimo atteggiamento nostro fuori posto serve solo a fare danni sulla partita di Lorenzo. Quindi continuo a soffrire a bordo campo, ma in maniera molto più compassata e senza alcuna manifestazione esterna. Lorenzo apprezza molto questo mio cambiamento, è lui il primo a volere che tutti rispettino un atteggiamento consono a questo sport; pensa che una volta mia moglie si era lasciata scappare un – vai Lorenzo – tra la prima e la seconda di servizio, lui l’ha fulminata con lo sguardo”
Anche quando sembra andare tutto bene come in questo periodo per Lorenzo, le difficoltà sono sempre dietro l’angolo come ci racconta sempre Francesco Musetti: “proprio oggi c’è stata una piccola incomprensione con il suo maestro Simone Tartarini e Lorenzo ha preso la racchetta e l’ha lanciata, un fatto assolutamente inedito per lui che è sempre calmo e posato negli atteggiamenti, ogni tanto c’è un momento di tensione, credo che sia impossibile evitarlo, però Lorenzo si trova davvero benissimo con il suo maestro Simone, credo che a lui debba tutti i progressi che è stato capace di fare in questo ultimo anno”.
Lorenzo Musetti ha fatto benissimo anche con la maglia della nazionale: ha contribuito, assieme a Lorenzo Rottoli e Fausto Tabacco allo straordinario filotto di vittorie che da due anni a questa parte ha portato l’Italia prima under 12 e poi under 14 a vincere tutto quello che c’era da vincere a livello europeo, gli ultimi trofei vinti sono la Winter Cup e la Summer Cup.
Francesco è orgoglioso anche di questo: “Il tennis è uno sport individuale, fondamentalmente sei solo contro tutti, proprio per questo motivo credo che sia importantissimo partecipare ogni tanto alle competizioni a squadre, per stimolare in loro il senso di fare squadra, di dividere gioie e dolori con altri, che è un aspetto fondamentale di ogni sport. Le gare a squadre completano questo sport. Personalmente sono stato felicissimo che Lorenzo abbia giocato nel campionato nazionale a squadre per il Tennis Club Park e soprattutto per la nazionale, perché rappresentare la propria nazione credo che sia un onore e un orgoglio che debba assolutamente essere onorato ad ogni livello. Poi Lorenzo partecipa sempre molto volentieri a queste trasferte a squadre, si trova benissimo con tutti, tecnici e compagni di squadra, è sempre contento anche quando ci sono dei raduni collegiali, come quello che abbiamo appena fatto all’Acqua Acetosa a Roma, è molto importante questo aspetto nel tennis, nonostante ogni tanto si senta dire che le gare a squadre non servono a nulla perché non danno punti”.
E’ innegabile però che quando si inizia a vincere tanto, si diventa un po’ meno simpatici e inizia ad affiorare un po’ di invidia tra colleghi e addetti ai lavori, lo sanno bene Francesco e la sua famiglia: “Il maestro Tartarini ci aveva avvisati che con le prime vittorie importanti sarebbero arrivate anche le polemiche e le invidie e anche soddisfazione da parte di qualcuno alle prime sconfitte e puntualmente è successo tutto questo. A Maribor nel G4 quando Lorenzo ha perso qualcun altro ha gioito e lui ci è rimasto molto male, dovrà abituarsi anche a queste delusioni sia sportive che personali, credo che facciano parte del mondo del tennis e forse dello sport in generale, anche se Lorenzo veramente vuole essere amico di tutti”.
Se chiediamo dove dovrà crescere Lorenzo, il papà non vorrebbe rispondere, perché “compete ai tecnici rispondere a questa domanda”, ma poi si lascia andare e secondo lui “deve migliorare atleticamente, come mobilità di gambe e come testa, nel senso della gestione della partita. Il ceco Svrcina, che è il più bravo alla loro età tecnicamente vale Lorenzo, non di più, però lui riesce meglio di Lorenzo a gestire i punti importanti delle partite e mi pare che abbia una mobilità maggiore sulle gambe, pur avendo un fisico più esile riesce ad arrivare prima sulla palla, ecco secondo me deve lavorare su questi aspetti Lorenzo, ma siamo sulla strada buona.”
Infine chiudiamo l’intervista con Francesco Musetti provando a farci svelare i sogni suoi, di Lorenzo e della loro famiglia. “Lorenzo fin da piccolo diceva che vorrebbe che il tennis diventasse il suo lavoro, la sua professione, noi condividiamo questa sua speranza, che coltiva con impegno e dedizione ogni giorno. Poi è troppo giovane per fare proclami di ranking o altro, diventare un professionista del tennis sarebbe già una grande impresa.”
 
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